Segnalazioni errori Liturgia delle Ore

Confermo, presa dal San Bernardo di Chiaravalle abate e dottore della chiesa 20 agosto ma Vol. IV e modificata per il vol. III. Ecco quella valida per San Gregorio di Narek vol. III:

"Dal Comune dei dottori della Chiesa (p. 1685) o dei santi: religiosi (p. 1750: 1802) con salmodia del giorno dal salterio."



Inoltre trovato nuovo errore:
Vol. IV p.1234 penultimo rigo dopo santi aggiungere i : in modo che diventi "santi: religiosi" come è da tutte le altre parti.

Si ma perché solo lui non le ha nel tempo ordinario? È quello che intendo. Forse le stesse andrebbero messe anche li.

Ok, inserisco le antifone si San Gregorio di Narek anche nel tempo ordinario.

2) Il 21 Febbraio è la memoria faoltativa di San Pier Damiani, che è presente sia nel Vol. III che nel Vol. II. Nel Vol. II ci sono le 2 antifone al Benedictus e al Magnificat, ma nel Vol. III se le sono dimenticate.



Poi se vuoi puoi metterle anche per San Gregorio di Narek.

Leggi meglio che fai confusione come me se no. Eh eh

Ah ok. Mi era sfuggito. Allora meglio lasciare così come sta per San Pier Damiani. Per San gregorio di Narek vedi tu, in questo caso le antifone sono diverse dal comune quindi forse meglio metterle. Che dici?

DOMANDA:
Per quanto riguarda la sentenza della seconda parte del salmo 131 vedi: Vol. I p. 902, Vol. II p. 1271, Vol. III pp. 777,1010, Vol. IV pp. 715,948
hai corretto nei quattro volumi, aggiungendo la virgola dopo “promesse...”.
Non è che va fatta anche la seguente modifica?
La frase è presa da Galati 3, 16 CEI 1974.

Ora è appunto ad Abramo e alla sua discendenza che furon fatte le promesse. Non dice la Scrittura: «e ai tuoi discendenti», come se si trattasse di molti, ma e alla tua discendenza, come a uno solo, cioè Cristo.

Data la frase riportata qui sopra, quell' "a" è aggiunto.

Non è che da così:
Ora appunto ad Abramo e alla sua discendenza furono
fatte le promesse..., cioè a Cristo (Gal 3, 16).

Debba essere modificata così:
Ora appunto ad Abramo e alla sua discendenza furono
fatte le promesse..., cioè (a) Cristo (Gal 3, 16).

E quindi mettendo tra parentesi "a" per far capire che è un aggiunta?

Se ci sono altri casi simili, come si fa?

Ok!
Ma non ci siamo capiti, io parlo della a fra perentesi. non della virgola.
Siccome la "a" manca nella Bibbia, pensavo che andasse fra parentesi.
La Bibbia dice: cioè Cristo.
La LdO dice cioè a Cristo.
Non è un errore la a perché essendo stata accorciata la frase, così si capisce meglio.
Mi chiedevo però visto che la "a" è stata aggiunta, se va messa tra parentesi.
cioè (a) Cristo


NUOVI ERRORI nel Vol. IV a p. 1915
"INDICE DEI TESTI PER LA SECONDA LETTURA" va scritto con un carattere più grande e anche in grassetto (vedi per esempio pag. 1927 vol.III)
Appena sotto, manca la scritta in corsivo: "Fra parentesi quadre si riportano i nomi dei santi che non sono autori,
ma argomento della lettura."

Aggiungo che nei volumi III e IV il titolo degli indici non è in grassetto come nei volumi I e II. Ad esempio indice dei salmi, delle letture, lunghe brevi.

Ma non ci siamo capiti, io parlo della a fea perentesi.

No, la parentesi non è necessaria, al limite si potrebbe inserire (Cfr.), ma comunque non credo sia necessario, poi ci pensiamo.

NUOVI ERRORI nel Vol. IV a p. 1915
"INDICE DEI TESTI PER LA SECONDA LETTURA" va scritto con un carattere più grande e anche in grassetto (vedi per esempio pag. 1927 vol.III)
Appena sotto, manca la scritta in corsivo: "Fra parentesi quadre si riportano i nomi dei santi che non sono autori,
ma argomento della lettura."

Grazie !
Ricordati di tutti questi errori, ora sto lavorando sulla memoria di san Lazzaro, gli errori li inseriamo dopo.

Aggiungo che nei volumi III e IV il titolo degli indici non è in grassetto come nei volumi I e II. Ad esempio indice dei salmi, delle letture, lunghe brevi.

PS: avevo pensato anch'io a Cfr. ma non ero sicuro al 100% del significato.

La correzione giusta sarebbe (cfr. Gal 3, 16) con cfr. con la c minuscola.

La maiuscola in Cfr. va ad esempio in questo caso:
RESPONSORIO             Cfr. Dt 18, 18; Lc 20, 13; Gv 6, 14

Traduzione di san Lazzaro molto complessa: abbi un pò di pazienza per il prossimo aggiornamento.

Work in progress...

E chi dice niente. Io scrivo per futura memoria. eh eh

L'ho scritto solo per informare sullo stato dei lavori.

Passo le traduzioni degli inni di san Lazzaro che ho appena tradotto. Se puoi controllare eventuali errori:

Ti cantiamo congratulanti,
o Marta, donna beata,
che meritasti più spesso
di ricevere Cristo a casa.

Con piacere onoravi con cure assidue
un ospite tanto grande,
sollecita in molte cose
con lo stimolo di un dolce amore.

Mentre nutri lieta il Signore,
sorella e fratello avidamente
possono assumere da lui
il cibo della grazia e della vita.

Intrapreso il cammino della morte
dopo aver dato la sorella gli aromi,
tu vigile offristi i doni
dell’ultimo servizio.

Felice ospite del maestro,
fa’ che i nostri cuori ardano,
affinché siano sempre sedi
di amicizia gradita a lui.

Sia gloria alla Trinità,
che ci conceda alla fine
di essere ammessi nella casa celeste
e cantare le lodi con te.




Le lodi e le preghiere che ti offriamo,
ci possano giovare per i tuoi meriti,
o Marta, che Cristo mirabilmente
congiunge a sé con cuore amico.

Il Signore ti fece visita spesso
e visse nella tua casa in serena quiete,
allietandosi con le tue parole e cure,
mentre tu servivi.

Tu per prima lamenti che il fratello è morto,
e dopo aver pianto molto con la sorella,
guardi ritornare in vita
con la voce inaspettata del Maestro.

Che con evidente fede manifesti la sicura speranza
di risorgere, con l’approvazione del Signore,
ottienici di dirigerci ardentemente
verso il regno eterno.

Lode a Dio Padre, e virtù al Generato,
pari potestà con il Soffio Santo,
chiediamo di distinguere la loro gloria
con te per l’eternità.


Work in progress......

io avevo trovato questi, ma sembrano un po' diversi:

Vos gratulántes pángimus,
Martha, Maria, Lazare,
qui meruístis sǽpius
Christum domi recípere.
Tantum libénter hóspitem
curis ornábas sédulis,
in plúrima sollícita
amóris dulci stímulo.
Pascis dum læta Dóminum,
María atque Lázarus
possunt ab illo grátiæ
vitǽque cibum súmere.
Captúro mortis trámitem
dante soróre arómata,
extrémi tu servítii
vigil donásti múnera.
Iesu felíces hóspites,
corda nostra accéndite,
ut illi gratæ iúgiter
sint sedes amicítiæ.
Sit Trinitáti glória,
quæ nos in domum cǽlicam
admítti tándem tríbuat
vobíscum laudes cánere. Amen.


Quas tibi laudes ferimúsque vota,
nos tuis possint méritis iuváre,
Martha, quam mire sibi corde iungit
Christo amíco.
Te frequens visit Dóminus tuáque
in domo degit plácida quiéte
ac tuis verbis studiísque lætans
teque minístra.
Tu prior fratrem quéreris perísse,
cumque María lacrimáta multum,
áspicis vitæ súbita Magístri
voce redíre.
Quæ fide prompta stábilem fatéris
spem resurgéndi, Dómino probánte,
ímpetra nobis cúpide in perénne
pérgere regnum.
Laus Deo Patri, Genitóque virtus,
Flámini Sancto párilis potéstas,
glóriam quorum pétimus per ævum
cérnere tecum. Amen.

fonte:
https://www.diocesidicremona.it/liturgia/wp-content/uploads/sites/8/2021/05/MARTA-MARIA-LAZZARO-TRADUZIONE-PROVV.pdf

NUOVO ERRORE: Vol. II p. 2089 sestultima riga: dopo "Benedetto sia Dio" e prima di "1121" inserire "1018, " nel mio stampato nel marzo 2009 c'è scritto "1818, 1221" nel pdf nel sistemare l'errore cambiando 8 in 0, hanno cancellato l'intera cifra non inserendo quella giusta.
come potrai notare se vai a pag. 1018 c'è il cantico.

Aggiungo errore già segnalato tempo fa, ma che ti e sfuggito: VOL. 3 pag. 1948 dopo"Venerdì che segue la II Domenica dopo Pentesoste" aggiungere ": Sacratissimo Cuore di Gesu"
Diventa:
Venerdì che segue la II Domenica dopo Pentesoste:
Sacratissimo Cuore di Gesù . . . . . . . . . . . . . . . . 591

Finalmente è uscito il nuovo aggiornamento.

Chiedo all'utente Shimeon:

-di verificare la traduzione della memoria dei santi Marta, Maria e Lazzaro

-di riscrivere tutti gli errori che non sono ancora stati inseriti nell'errata corrige, raggruppandoli in un unico post

Grazie