L'amministratore disonesto Lc 16,1-13

La chiave di lettura di questa parabola, come di tutta la Bibbia, è la vita vissuta. Alcune parabole che sembrano incomprensibili, le comprendi una volta che le hai vissute in prima persona.
Si compie quello che dice Gesù: "Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono" (Mt 13,13).
Questo vale anche oggi, dopo duemila anni di storia della Chiesa! Le parabole di Gesù sono comprese, possono essere comprese solo da chi segue Gesù!

In questa parabola dell'amministratore disonesto, a una prima lettura, sembrano esserci diversi fatti incomprensibili: Perché l'uomo ricco non scaccia l'amministratore disonesto subito? Perché lo loda, visto che sembra che gli rubi i possedimenti?
L'uomo ricco, dopo aver scoperto la disonestà del suo amministratore, non lo scaccia subito: lo mette alla prova per fargli comprendere se sono più importanti i soldi o le persone, gli dà tempo per pensare. L'amministratore disonesto, riflettendo, comprende che 50 barili d'olio valgono molto meno di una persona. Quei 50 barili d'olio che l'amministratore disonesto aveva aggiunto al debitore in un primo momento per rubarli, non erano stati richiesti dal padrone. L'amministratore disonesto rinuncia al possedimento di 50 barili d'olio per guadagnarsi una persona, per questo viene lodato dal padrone. L'amministratore disonesto non sottrae quindi 50 barili d'olio al padrone, ma a se stesso.
Anche Giuda Iscariota è un amministratore disonesto, egli ha la cassa degli apostoli, ma egli valuta 30 sicli d'argento più importanti di una persona, Gesù.  Vedi Zc 11,12-13.
Questa parabola si comprende solo se la vivi: che sia un'industria, un convento, un ufficio, se c'è un amministratore o un economo, i fatti di questa parabola si attuano. Spesso subire un torto, un'ingiustizia da parte di un amministratore, per quanto possa essere dolorosa, ci apre la mente alla comprensione delle Sacre Scritture, una comprensione che non ha prezzo.