Il matrimonio e domande degli psichiatri

Salve, è più di un anno che non postavo niente su questo forum, il perchè preciso non lo so.
Nella società odierna non esistono più marito e moglie ma compagni e compagne,  il matrimonio viene considerato troppo impegnativo e quindi le coppie preferiscono vivere nel peccato(La convivenza o rapporti a distanza)  Questo vivere nel peccato comporta una scomunica automatica verso i sacramenti.  Io non sono sposato e non ho mai avuto rapporti sentimentali ma il rapporto uomo-donna credo di capirlo lo stesso.
Una volta ho subito un interrogatorio intimo da parte di uno psichiatra:" Hai mai avuto rapporti sentimentali?  Ti sei mai masturbato?  Cosa pensavi mentre ti masturbavi?  A che età hai smesso?  Ti senti diverso?(Cioè gay).  Il mio psichiatra attuale, molto bravo, dice che questi psichiatri che fan domande così intime andrebbero radiati dall'albo; se uno ha voglia di parlarne bene, altrimenti non ne parla.  Poi se rivolgi le stesse domande allo psichiatra invasivo si arrabbia e ti dice che non sono affari tuoi!
Tornando al matrimonio nel 1995 assistetti alla funzione del matrimonio di una mia cugina ma l'officiante, al posto di rallegrarsi e festeggiare,  si è rivolto ai presenti a muso duro,  con il viso contratto dalla rabbia a parlare di divorzio e cose simili.  Ma la famiglia cristiana è la cellula della Chiesa, se vanno avanti convivenza e rifiuto del matrimonio la Chiesa collasserà.

Convivenza e divorzi sono il male, sicuramente.

Credo che tra questi due mali quello minore sia la convivenza: meglio convivere che sposarsi in chiesa e poi divorziare.
Queste sono mie opinioni personali.

Riguardo il matrimonio ti consiglio questo libro, lo comprerò a breve, dicono che è molto buono:

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Riguardo le domande intime, purtroppo alcuni sacerdoti le fanno anche in confessione: gravissimo.
Consiglio di confessarsi sempre da uno stesso sacerdote che ci ispira fiducia.