Forum di discussione cattolico
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Teramene
Teramene
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il mio percorso personale Empty il mio percorso personale

Mer 17 Mag 2023, 02:45
Sono nato e cresciuto in un contesto familiare in cui le persone anziane erano più o meno religiose, mentre i miei genitori erano entrambi agnostici. Per convenzione quindi ho ricevuto la stessa formazione cattolica dei miei coetanei. Devo dire però che già da bambino gli insegnamenti religiosi mi lasciavano perplesso, perché implicavano la fede in fatti sovrannaturali e ciò strideva con le prediche degli adulti circa l'inconsistenza di tante altre fantasie infantili. Dunque fin da allora avevo manifestato queste mie perplessità ai miei genitori, ma il loro agnosticismo ha sempre impedito loro di darmi risposte soddisfacenti. Crescendo ho avuto modo di fare accenno anche ad altri adulti delle mie incertezze sulla religione. Nel caso in cui a rispondermi erano adulti religiosi le risposte che ricevevo erano ottimistiche e rassicuranti: alcuni di loro infatti ritenevano che i miei dubbi denotassero particolare sensibilità, il ché sarebbe stato un buon segno per la mia futura e piena adesione alla confessione cattolica. Un po' mi sono sentito rincuorato da questi incoraggiamenti ed ho accettato di continuare a ricevere la formazione cattolica e i sacramenti dei miei coetanei, che sembravano non porsi miei stessi problemi. In seguito ho compreso che la loro era generalmente indifferenza, ma all'inizio ero convinto che fosse un'accettazione passiva degli insegnamenti cattolici. Nell'adolescenza però mi sono reso conto che le mie incertezze non svanivano affatto e sono stato sul punto di rifiutare di ricevere la cresima, ma alla fine ho deciso di proseguire poiché temevo che così mi sarebbe stato precluso l'accesso al matrimonio. Ovviamente allora non avevo considerato l'alternativa del matrimonio civile, né che molte persone che non sono state cresimate hanno ugualmente ottenuto il permesso di sposarsi in chiesa (oggi il mio ateismo mi impone di rifiutare convintamente un matrimonio religioso). C'è stato un periodo in cui avevo maturato una visione dell'universo compatibile con l'idea di una mente superiore che lo gestisca; aspettavo solo di trovare la quadratura del cerchio con i canoni aggiuntivi della religione: magari un altro monoteismo se non quello cristiano-cattolico. Ma alla fine, con la maturità anche la mia visione teistica dell'universo si è prima trasformata in una visione panteistica e alla fine in una visione agnostica; che ha reso definitivamente impossibile qualunque appiglio fideistico nel dio della religione. Oggi mi definisco ateo in quanto privo di fede nel dio di qualunque religione e "ignostico" per quanto attiene alla mia visione dell'universo. Ciò nonostante ho sempre mantenuto una forte fascinazione per i modi di pensare differenti dal mio: da quelli di matrice politica a quelli religiosi. Quindi la religione ha continuato a rappresentare per me un interessante oggetto di studio, che mi ha anche indotto più volte a cercare il dialogo con i credenti, anche se con scarsissimi risultati.
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